Edifici che emozionano

1 gennaio 1

Facendo appello alle nostre emozioni, la bellezza architettonica ci fa sentire meglio.

"L'architettura non si esprime a parole, ma con le lacrime"1, ha affermato Philip Johnson, che ha pianto quando ha visto per la prima volta le linee luccicanti e scintillanti del Museo Guggenheim di Bilbao. L'impatto emozionale di edifici belli può trascendere il livello personale e arrivare persino a migliorare la vita delle nostre comunità. Quando gli edifici appaiono belli all'esterno e fanno sentire bene all'interno, il nostro mondo è migliore.

L'esperienza di Bilbao è un esempio perfetto. Appena cinque anni dopo la sua costruzione, secondo le stime, il museo ha contribuito ad aumentare di 2,4 miliardi di euro il PIL della provincia basca.2 Una città un tempo in declino è diventata una destinazione culturale.

In un recente sondaggio online condotto dal Gruppo ROCKWOOL, il 73 percento dei partecipanti ha affermato che la bellezza architettonica migliora le dinamiche di una comunità3. Ma anche da altri studi emerge quanto sia importante l'estetica di un edificio. Una ricerca condotta dalla Commission for Architecture and the Built Environment del Regno Unito mostra che il modo di sentire della maggior parte di noi (l'85 percento) è influenzato dall'architettura che ci circonda e che l'81 percento delle persone si interessa attivamente dell'aspetto estetico degli edifici.4

Nella storia, i materiali che utilizziamo per costruire hanno influenzato i luoghi in cui viviamo, dall'altezza e maestosità dei castelli e delle chiese in pietra al calore e alla familiarità di edifici in legno ben isolati.

Gli architetti di oggi hanno a disposizione una ricca gamma di materiali dalle elevate prestazioni, pertanto gli edifici possono avere un aspetto deciso e sorprendente offrendo allo stesso tempo un comfort e una sicurezza eccezionali all'interno.

 

1: Fast Company, "Why Our Brains Love Curvy Architecture"
2: The Guardian, "Bilbao mayor wins award for transforming declining city"
3: ROCKWOOL, Modern Life Google Survey, 20 febbraio 2017
4: Streets of Shame, 2002, CABE Commission for Architecture and the Built Environment

Case study

Nella nostra galleria di riferimento potete scoprire e trarre ispirazione dagli splendidi progetti ai quali abbiamo partecipato in tutto il mondo.

Case study

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